domenica 27 aprile 2008

esercizi domenicali

Cari, vi scrivo dalla campagna alessandrina dove mi sono cimentata in cadute avanti e dietro sul prato ... e non mi sono fatta male!
A domani!
;)

giovedì 24 aprile 2008

... c'è qualcuno???

Cari, iperpresenti ai corsi ma latitanti sul web ...
Grazie per ieri, nonostante la stanchezza; ogni lezione è sempre meglio!
Buon Ponte a tutti!

martedì 22 aprile 2008

Serata divertente!

Grazie ragazzi, questa sera mi sono proprio divertita [l'aikido mi sta entrando nel sangue?]. Eravamo tantissimi [quasi tutti] eppure ci stavamo sul tatami: bene bene bene!

sabato 19 aprile 2008

Complimenti maestro!

Il filmato è bello, il nostro sensei è grande! Questo esame è molto impegnativo, ma ha dato prova di essere all'altezza del suo grado. Bravo anche il regista che ha seguito tutto l'esame. Ora vogliamo che anche le nuove leve arrivino ad essere così brave, vista la loro costante evoluzione durante questi mesi! A lunedì.

giovedì 17 aprile 2008

Sensei Becherini e Daniele

Video esame Alessandro

E' online su youtube il video girato ieri sera..

Uke e Nage (o Tori). Riflessioni ....

Rino Bonanno, in una intervista sulla rivista Aikikai (www.aikikai.it) ha rilacsiato le considerazioni che seguono sull'essere Ukemi. Fanno riflettere. Io ho dovuto limare molto per diventare ukemi, e sicuramente sono ancora molto lontana dalla meta. Vi consiglio queste belle riflessioni. A presto e con gioia..........Erina


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Nelle arti marziali, per potere avanzare c’è bisogno di un partner che riceva l’azione aggressiva. Questo ruolo è ricoperto di volta in volta da ogni praticante, ed in giapponese viene definito " Uke" (ricevere ) e " Ukemi " è l’arte di ricevere", anche se il termine designa le classiche cadute da proiezione. In effetti Ukemi rappresenta l’azione ultima dell’arte del ricevere: le cadute. Colui che " riceve " però sarà colui che "darà" dopo. L' Aikido è un’arte marziale di difesa e non si può praticare senza la presenza di un partner. E’ vero che in alcuni esercizi, tesi a valutare la propria capacità, le tecniche possono essere compiute da soli, ma per un vero training è necessaria l’interazione tra Uke ( colui che riceve ) e Tori o Nage ( colui che dà ). Non bisogna fare l’errore di semplificare le definizioni di Uke e Tori in " attaccante" e "difensore". Uke è il seme di Tori. E’ singolare come nella nostra società, al di fuori delle arti marziali, questo ruolo di Uke non voglia essere più ricoperto..…tutti vogliono essere subito i vincitori, senza percorrere la difficile via dell’apprendistato, al contrario della società giapponese, dove tale ruolo è di fondamentale importanza per poi diventare dirigente o maestro di qualsiasi arte. L’Uke deve reagire correttamente ai movimenti di Tori, accettando qualsiasi tipo di caduta che conclude la tecnica. Uke è responsabile delle condizioni che consentono a Tori di imparare.Se Uke non ha la percezione giusta (richiede la conoscenza nei minimi dettagli di una tecnica) se non ha il senso degli effetti della tecnica, se non ha flessibilità fisica e mentale, se si muove prima o dopo, se non ha il senso del tempo, Tori non sarà più in grado di apprendere una tecnica con efficacia. Essere Uke fa sì che siano coinvolti più sensi oltre quelli fisici. E’ una forma di sensibilizzazione eccezionale che tocca le sfere più nascoste. Il doversi rapportare di volta in volta a persone a volte alte a volte basse di statura, di sesso diverso, fragili o forti, simpatiche o antipatiche, di età diversa richiede pazienza e accettazione...il rapporto non è verbale...è un vero contatto fisico e di mente...unificare la propria respirazione all’altro è come mettersi sulla sua lunghezza d’onda. ed è indubbio che i praticanti ad alto livello di arti marziali, e nello specifico dell’Aikido che dà molta importanza a questi aspetti, siano persone di una sensibilità e comprensione particolare. Il tempo, dunque che uke passa nel suo ruolo non è una sorta di intervallo che lo separa dal momento in cui ricoprirà il ruolo di tori, colui che esegue la tecnica, quanto al contrario un’opportunità di imparare l’importanza del ruolo di Uke. Chi eccelle nell’arte di ukemi eccellerà di più nell’arte di Tori, perché sarà più abile nell’assorbire la conoscenza, attraverso il corpo, delle sensazioni che si provano durante una tecnica ben eseguita. Essere un buon uke, quindi ricevere è la via più breve per acquisire abilità in Aikido e quindi poi dare l’arte a sé stessi ed agli altri, cioè diventare Maestro. Subire poi le cadute " le ukemi" non significa perdere. E’ uno studio sulla comunicazione, sulla percezione, sulla capacità dell’autoconservazione. Saper cadere bene, senza ingiurie, significa sapersi rialzare con più autostima e fiducia in questa società.
Ricevere e cadere.. per dare e rialzarsi>>

mercoledì 16 aprile 2008

Par.......condicio e l'arte del cadere

Con piacere sottolineo che nel nostro bellissimo dojo diretto magistralmente dal sensei Alessandro, siamo in .......... par condicio: 6 maschi e 6 femmine (e che femmine!!).
Maschi: Daniele, Matteo, Glauco, Francesco, Andrea, Giovanni
Femmine: Erina, Manuela, Valeria, Mara, Alessandra, Giovanna!!!
Grazie Valeria, che col tuo sospirato (da noi!) ritorno hai permesso questa situazione di parità!!!
IHUUUUUUU!!!!!!!!!!!!
Ed ora, per incoraggiare chi ha ancora qualche ostacolo psicologico nelle cadute, vi propongo la riflessione di un principiante del dojo di Torino (http://www.aikidoclubtorino.it)
<<Delle primissime cose che mi hanno colpito, anche solo visivamente, quando ho iniziato a praticare Aikido, le cadute sono state quelle che più mi hanno affascinato. 
Penso sia normale.
Andando avanti, scopriamo la profondità dei principi che muovono i movimenti del corpo di questa disciplina: il principio di ritorcere la forza dell'attaccante verso se stesso e l'ideale di pace che ne è alla base, il rapporto con l'universo e molti altri, importanti insegnamenti.
Tra questi, io sono stato affascinato dall'abilità di cadere.
Come ogni principio che muove i movimenti dell'aikidoka, anche questo ha applicazioni pratiche nella nostra vita quotidiana. Capita spesso nella nostra vita di trovarsi in situazioni in cui il nostro equilibrio viene a mancare; in quelle situazioni è normale cadere, succede a chiunque.
Ma è importante saper cadere bene, senza farsi male, per trovarsi di nuovo in piedi, pronti a iniziare di nuovo. Nell'essere uke trovo che cadendo si impari ad avere un atteggiamento umile, ci si liberi della propria superbia, del proprio ego, per diventare veramente un tutt'uno con tori.
Un buon uke, anche prima di cadere, non oppone resistenza inutile a tori, né tanto meno è un oggetto inerte da muovere come si vuole.
Un buon uke permette a chi esegue la tecnica di muoversi con totale libertà e tranquillità d'animo, senza timori, senza paura di far male al compagno.
Ho praticato karate da bambino e mi sono sempre interessato alle arti marziali in generale. Da quel poco che ho potuto vedere, mi sembra che in nessun'altra disciplina ci sia un rapporto totale tra esecutore di una tecnica e chi la riceve come nell'aikido. Questo a mio avviso aiuta a sviluppare un atteggiamento di collaborazione nei confronti delle persone, applicabile tanto nel dojo quanto al suo esterno.
Sforzandomi di prestarmi alle tecniche altrui tenendo a mente quanto detto sopra, mi sembra che lentamente questo influenzi anche la mia pratica aikidoistica.
Come ho sentito più di una cintura nera affermare, un buon uke è anche un buon tori, poiché impara a sentire con il proprio corpo (e non a vedere solo con gli occhi) QUALE sia la giusta esecuzione di una tecnica.
Spero pertanto di avere sempre questo atteggiamento; non solo quando mi alleno, ma anche dove è più difficile, nel mondo di tutti i giorni, dove questi principi di pace, amore e rispetto per il prossimo sono abbastanza ignorati.
E ringrazio il mio Maestro, tutti i dan e i kyu che mi hanno permesso di conoscere e capire tutto ciò, con le loro parole, con le loro tecniche e con la loro presenza umana.>>

martedì 15 aprile 2008

Chi ben comincia....

Amici del Ki Aikido Pisa,

di nuovo salve a tutti! Eccomi tornato a scrivere sul nostro blog dopo una pausa forzata di una settimana. Vorrei segnalare il record di presenze della serata di ieri!!!! E' stato veramente molto bello stare sul tatami in così tanti! Possiamo dire che la settimana è iniziata nel migliore dei modi. Mi sembra doveroso ringraziare Mara per averci rifocillato al termine dell'allenamento ed inoltre dobbiamo dare il nostro ben tornato al giovane samurai Andrea e a Giovanna. Venerdì la lezione tocca a me. Come ultima nota ricordo che l'esame di Alessandro è stato rimandato. Una eventuale trasferta a Torino per il seminario è dunque lasciata alla libera iniziativa di ciascuno.

Buon Ki a tutti

giovedì 10 aprile 2008

Jo e boken con Ale e Matteo


Finalmente sono riuscita a ricordarmi la pw per fare un post!!!!

Volevo mettere anche delle foto fatte con il multiscatto, lo farò la prossima volta.

Ciao a tutti, Manu

Tecniche aikido, bokken e jo

Ragazzi, vi segnalo qualche belvideo. Andate su YouTube e cercate:

Aikido bokken KATA 2 - slow motion
Aikido Morihiro Saito Sensei 31 jo kata & kumijo
ki aikido jo kata wooden stave
Jo Kata - Ki Aikido (secondo katà di jo che i nuovi non hanno ancora visto)
Jo Kata / Taigi / Tsuzuki Waza No. 26
Kengi 2 / Bokken Kata 2

Per chi deve preparare il II Dan:
http://revver.com/video/695179/dan-test-1st-part/
http://revver.com/video/688278/dan-test-2nd-part/
http://revver.com/video/676664/dan-test-3rd-part/

mercoledì 9 aprile 2008

lunedì

... insomma... qui un solo post, 2 soli commenti: qui ragazzi si trascura il nostro spazio comune! Visti i rimproveri di Matteo per la mancanza di specialità pasquali alessandrine al mio ritorno, mi rifarò lunedì: rientrando dal voto per tutti i cosiddetti "baci di gallina". Invito tutti a indovinare di che si tratta....
Buona giornata!

lunedì 7 aprile 2008

Aikido e dintorni

Vi segnalo questo sito: http://www.aikidoedintorni.com (cliccate sul titolo del post e ci saltate direttamente!). E' interessante. Alla voce interviste, troverete anche un'intervista a Yoshigasaki. A stasera..........Erina

martedì 1 aprile 2008

E brava Giovanna..........!!!!

E brava la nostra Giovanna! Sempre presente e puntuale come un orologio svizzero. Siamo tutti arrabbiati con te, che ci hai illuminato con la tua presenza e poi sei sparita come cenerentola a mezzanotte. Che fai? Ritorni o ci lasci lacrimanti? Venerdì rifaccio il primo taigi di jo........non vuoi mica restare indietro, vero? Sappi - e che ciò ti rosichi - che Mara e Alessandra sono bravissime! TIE'
A mercoledì..............Erina

Pienone al corso di Ki Aikido

Amici del Ki Aikido Pisa,

ieri sera il nostro corso ha fatto registrare un certo pienone e questo ci fa veramente molto piacere. La serata ha segnato il ritorno di Valeria ed ha visto i festeggiamenti per il compleanno di Mara a base di dolcetti portati da Alessandra. Proprio Alessandra ha dovuto difendere questo prezioso carico durante il suo viaggio di ritorno dalle terre natie, poichè la sua carovana è stata assalita da un certo numero di banditi, i quali però non conoscendo le tecniche del Ki Aikido hanno avuto la peggio (Brava Alessandra!). A quanto pare gli ukemi del sensei si stanno scoraggiando: infatti dopo la fuga all'estero di Andrea anche il fido Danielsun latita. In compenso c'è il nostro prode Francesco a sostituirlo, il quale al termine dell'allenamento con sensei Becherini ha affermato: "Meno male che c'ho la farmacia così mi medico subito!!!!". Chiudiamo questo aggiornamento con alcune comunicazioni di servizio: Venerdì 4/04 lezione con Matteo ed Erina (Giovanni se vieni ripassati le tecniche dell'esame), mentre Venerdì 11/04 lezione con Francesco!

Saluti e buon ki a tutti!!!!